lunedì 20 aprile 2009

Il bivio

In un viaggio capita a volte che ti trovi davanti ad un bivio, uno di quei bivi che non ci sono nel navigatore, che chissà come mai sono stati messi li proprio pochi secondi prima del tuo passaggio e non ci sono cartelli. Già non ci sono le indicazioni del percorso da prendere e non ci sono le destinazioni che puoi raggiungere. Un semplice e chiaro bivio proseguire dritto o svoltare. Non una complicatissima rotonda a sedici snodi, ma solo una semplice biforcazione. Ora sei li, fermo. Già ti sei fermato perchè non era atteso, del tutto inaspettato. Forse così tanto da spiazzare.

La strada semplice che non sembra un errore è andare avanti, già ma solo per non abbandonare la via, solo per non volere decidere.

La strada semplice che non sembra una rinuncia è svoltare, già ma solo perché è affascinante. Eccitante svoltare.

In tutto questo sei li fermo ad osservare un bivio una banale biforcazione, una banale scelta.

Già, ma una scelta non è mai banale, mai scontanta. Nel mondo delle favole esiste la freccia che ti indica la strada giusta, le mollichine di pane per non perdersi. Te non hai aiuti, non puoi cercare su internet, non esistono mollichine. Devi scegliere e mai, ma proprio mai, una scelta può essere banale.


Accendi la macchina e parti. La direzione giusta?!?… quella che ti dice il cuore

1 commento:

  1. Nessuno ti potrà mai dire se a quel bivio hai preso la strada giusta o se dovevi invece fare due o tre giri della rotonda....credo che l'importante è non dover fare i conti con la domanda "ma se avevo girato invece di star qui a far rotonde?"....magari ti ritrovi anche in "contromano" ma l'importante è non andare contro quella che senti la strada "del cuore".....
    A dopo

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