venerdì 28 dicembre 2012

Il gusto del viaggiare

Finiti i festeggiamenti del Natale siamo a progettare i viaggi del 2013, Alsazia e Lorena, Olanda e Belgio, Marche Liguria e chi più ne ha ne metta, ma tutto con una speranza... insegnare alle nostre piccole avventuriere il gusto del viaggio.

Non credo che il gusto di viaggiare  possa essere insegnato, è innato, ma ci possono essere dei momenti che possono affaccinare dai più piccoli ai più grandi, che possono rendere una normale vacanza un bellissimo Viaggio da ricordare:
  • Cavalcare la fantasia durante la progettazione del viaggio, farsi prendere dalle immagini dai film e dai libri. Percorrere il web come percorreresti le strade del luogo per provare a immaginare profumi che durante il Viaggio sentirai familiari
  • Scoprire la storia e le leggende, raccontarle come fossero novelle per poi ambientarle nei castelli, nei giardini o più semplicemente nelle vie che percorreremo
  • Convididere pianificazioni e percorsi accettando qualche meta meno da "viaggiatori" e più da bambini.
  • Soffermarsi senza fretta, percorrendo anche sentieri secondari, vivendo il più possibile il luogo. Osservando colori, persone e assaporandone ogni aspetto, fotografando così un luogo nella propria testa non solo per l'immagine, ma soprattutto per le sensazione che questo crea
  • Gustare le specialità gastronomiche del posto, trascurando i menù turistici e sforzandosi di assaggiare ogni pietanza sorseggiando le specialità del luogo
  • Fotografare e selezionare , rivivere il viaggio attraverso gli scatti e selezionando una piccola parte di questi come testimoni del nostro viaggio. Riscoprire le emozioni e gli itinerari percorsi attraverso gli scatti per mantenerli vive nei ricordi

Fin troppo romantico e forse non sempre realizzabile, ma mi piacerebbe che le mie piccole avventuriere crescessero pensando che viaggiare è sinonimo di scoprire, esplorare, emozionarsi

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