giovedì 6 settembre 2012

Resoconto di Viaggio - Slovenia

In attesa della selezione delle 4 foto del viaggio, Vi racconto cosa mi è rimasto della Slovenia.

Natura, natura e ancora natura. Le prime immagini che emrgono dai freschi ricordi del viaggio sono tutte legate al paesaggio e alle attività rurali che caratterizzano gran parte del territorio Sloveno. Montagne verdeggianti al confine con Austria e Italia, distese di Mais a perdita d'occhio nelle pianure al confine con l'Ungheria e fiumi dall'acqua cristallina sono stati i nostri compagni di viaggio.
La slovenia e il suo popolo non è certo predisposto al turismo, ma è proprio l'acqua l'elemento che prova a rompere questo muro. L'acqua per i centri termali del sud-est con parchi giochi annessi da far invidia all'acqua fan. L'acqua per lo sport nazionale, diventato sport-turismo, il Kayak. L'acqua del lago di bled e ancora l'acqua della Sava e della Drava che caratterizzano con il loro costante scorrere le due città più garndi Lubiana e Maribor.
Il grande assente del viaggio è sicuramente stato il "colore della vita". Fatta eccezione di Lubiana i paesi incontrati non splendono per archiettura, non risplendono di colori dei negozi o delle manifestazioni e spesso si accendono solo per i pochi ristoranti presenti. Intendiamoci non mi aspettavo le guglie gotiche di Praga o i colori delle case d'Irlanda, ma pensavo ad un estetica più decisa. Il motivo è storico. Dalla caduta dell'impero austro ungarico in poi, tedeschi, russi e slavi, hanno più volte preso possesso di questa parte d'Europa costringendo la popolazione a essere più invisibile possibile

Tornando a Lubiana devo ammettere che, seppur partito con qualche timore, mi è piaciuta davvero. Espludendo il castello (attrazione turistica priva di significato), la città vecchia è ricca di stradine affollare dei "colori della vita" caratterizzati dal mercato e dalle mille sfaccettatture dei negozietti presenti. Il lungo sava è poi ricco di belle facciate e di palazzi in stile Austro-ungarico.

Tra le viste più affascinati vorrei citare  il ponte a Maribor ( tramite il quale l'ingresso in città sembra avvenire sui tetti delle case della centro)  e la strada del vino che passa per Jerusalem (nei dintorni di Ptuji)

Tutto sommato però la Slovenia è stato un piacevole itinerario, con due settimane riesci a vederla in ogni sua parte (da Maribor a Lubiana ci sono meno di 2 ore) e apprezzarne i lati positivi con qualche giorno di sosta alle terme (consiglio vivamente quelle di Ptuji) o nei campeggi lungo i fiumi (spettacolare quello a Otocéc, modello familiare privo di confort, ma assolutamente rilassante sulle rive del fiume nei pressi del castello).

Provare il Kayak è d'obbligo (consigliato il campeggio Sobéc vicino Bled)

Nessun commento:

Posta un commento